Tristezza



E' impressionante come ti condizionano gli attimi che vivi.

Oggi mi sono svegliata serena, sul lavoro è andato tutto bene, anzi molto bene. E' stata una giornata tranquilla, nulla di particolare ma ci sono stati quei piccoli momenti dove il sorriso è scappato. 

Poi...

Poi non so bene cosa sia successo. O forse si. 

E'arrivata quella sensazione, in un attimo ha scansato via la serenità che c'era. Quell'emozione negativa che ti prende lo stomaco, quel nodo alla gola che sembra stia per scappare una lacrima da un momento all'altro ma tu persona forte cerchi di reprimerle e mandarle indietro. Persona forte in apparenza, perchè dentro sei debole, sai di esserlo. Basta un niente per buttarti giù, e nonostante ciò ti consideri una persona forte. 

Nemmeno un'abbuffata in questo caso potrebbe aiutare per colmare quel vuoto, appunto ho deciso di non mettere nemmeno un pezzetto di cibo dentro al mio stomaco. Non servirebbe a nulla se non forse, a stare peggio in quanto oltre alla tristezza poi ci sarebbero anche quel senso di colpa. 

Mi chiedo come mai la felicità bussi solo in alcune porte, le altre le salta di proposito. Perchè è così, non può essere diversamente. 

Ho solo voglia di starmene da sola, al buio, magari sotto le coperte. Non mi va di vedere un film, dove tutti in apparenza vivono una meravigliosa vita. Sembra che quando hai voglia di vedere qualcosa di tranquillo, non troppo romantico, non troppo violento, non troppo qualcosa, alla fine ci sono solo quelli. 
E decidi di spegnere anche la tv. 

Sono sicura che se decidessi di voler dormire, nemmeno quello potrei fare perchè il cervello non lo si può spegnere. Una volta come toccavo il cuscino, dormivo. Belli quei tempi. 

Avete in mente quando sapete cosa vi fa scattare quell'emozione dentro ma che non volete accettare? Sapete che sarebbe la cosa più giusta per non soffrire ma quella volta non riuscite a controllarla?

Io sono brava a controllare le emozioni, di solito, riesco a reprimerle e non pensarci. Certo perchè sono dura con me stessa. Perchè non voglio soffrire. Ho sofferto tanto e non parlo d'amore, almeno... non solo. Quando conosci quella sensazioni sai di non volerla provare mai più quindi inizi a controllarle le emozioni. Anche quando sai che ti potrebbero portare a stare bene, sai però che potrebbero portarti successivamente a stare male quindi io non mi butto. Sono una persona che ci va con i piedi di piombo. Fin troppo a volte. So di volermi bene quindi no, non mi butto



8 commenti:

  1. Capisco bene la sensazione di cui stai parlando, ti assicuro che non sei sola. A volte viene da chiudersi dal mondo intero e stare a letto a fissare il soffitto. Purtroppo mi sento così troppo spesso, vorrei avere una soluzione ma non c'è da far altro che resistere e aspettare che passi...

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    1. Anche tu ti senti così spesso? si esatto, appunto questa mattina stavo meglio di umore.

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  2. Io invece sono mezza scema e per certe cose mi butto e mi faccio pure male, quindi come vedi non esiste una scelta che ci salvi davvero.
    Comunque, quando ti prendono questi momenti di tristezza prova a scrivere; non come hai fatto qui, prova qualcosa di diverso: qualcosa di più schematico, con frecce, collegamenti, cerchi, quadrati; scrivi in poche parole come ti senti, cerca di ricollegarlo ad altri momenti della tua vita in cui ti sei sentita così e poi collega questi al dopo "come mi sono sentita un attimo dopo che la tristezza è passata? Come ha fatto a passare?"; scrivi come ti sei sentita invece quando eri felice, che cosa ti ci ha reso soprattutto se sono cose piccolissime.
    Magari non servirà a nulla, eh, però forse ti può aiutare a darti la sensazione di un maggior controllo anche sulle cose che non comprendi pienamente.
    Un grande abbraccio :-*

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    1. Cara Paola,
      è un buon consiglio, effettivamente potrebbe aiutare in quei momenti.
      Ti ringrazio e ti abbraccio!!
      Laretta

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  3. Laretta, ogni essere umano ha un vuoto causato dal fatto che capire noi stessi è difficilissimo e molte scegliamo proprio quello che non è un nostro desiderio.
    Bisogna indagare dentro di noi e capire chi siamo, cosa ci piace e dove stiamo andando.
    Ciao.

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    1. Già, ma molte volte è difficile. Anche se lo capiamo magari non vogliamo accettare oppure vorremmo solo che le cose fossero diverse da come realmente sono.
      Grazie, ci rifletterò.
      Laretta

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  4. Già. Erano belle quelle notti in cui si toccava il cuscino con la testa ed il sonno arrivava come un vento ristorante a portarci via. Al di là dei pensieri.
    Poi siamo cresciute, abbiamo iniziato a vivere come donne adulte, e tutto è cambiato.
    Un abbraccio.

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