Ho appena letto su facebook questo link di Meglio soffrire che mettere in un ripostiglio il cuore.

Siano maledetti i giorni in cui, da piccoli, ci dicevano:
"Dai, ora fate le squadre."
Allora due si candidavano come capi e iniziavano a scegliere.
"Lui, lui, lei, lui, lei..."
Io restavo sempre da ultima, mi chiamavano sempre con un'aria che
sembrava voler dire "sarebbe meglio senza di te".
Non solo mi lasciavano lì, non solo mi facevano sentire di troppo e 
inutile, ma una volta arrivata in mezzo a loro mi guardavano anche
male, con aria minacciosa, come se rovinargli il gioco fosse un
sacrilegio. 
Cosa avrei dovuto dire io, invece, visto che non era una partita
ad andarci di mezzo ma il mio cuore?

Ho voluto incollare qua quello che ha scritto lei su fb perchè è la stessa cosa che è successa a me fin da piccola.. una cosa che ho sempre portato dietro e mi ha sempre fatto molto male.
Forse se non fossero stati così cattivi quei miei compagni io avrei avuto un po' meno paura di avere più amici di essere più socievole.. 


2 commenti:

  1. oddio..mi son rivista da piccola..anch'io facevo parte degli ultimi ad essere scelti nelle squadre, quelli che poi dopo aver corso come dei matti nella speranza di farsi passare il pallone stavano fermi agli angoli del campo,quelli che neanche venivano mai invitati alle feste,e se ne organizzavano una meno della metà delle persone poi si presentava...se i miei compagnucci non fossero stati dei piccoli stronzi probabilmente non sarei qui a pensare che tutti sanno far le cose meglio di me e che son meglio di me,mi vedrei sicuramente bella e forse non sarei nemmeno grassa..e invece tutti quelli che vengon scelti per ultimi spesso passano l'esistenza pensando di non essere abbastanza...

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  2. E' la stessissima identica cosa che è successa a me, una cosa che mi ha rovinata facendomi chiudere sempre più in me stessa fino ad aver paura delle occhiate degli sconosciuti. Ed è una cosa che mi porto dietro ancora oggi, quando anche al supermercato conto con paura le attenzioni che attiro. La mia soluzione all'epoca era di non fare quasi mai educazione fisica, ma quando ero obbligata era una tortura atroce. Brutti, bruttissimi ricordi, come si possono cancellare?
    Se non ti dispiace vorrei postare anche io questo testo sul mio blog, lo trovo molto carico di significati

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